Un importante primato borbonico è quello del piroscafo Francesco I°, nato per essere destinato a nave passeggeri, sulle rotte tra Napoli – Palermo – Civitavecchia – Livorno – Genova e anche Marsiglia, e diventato poco più di due anni più tardi la prima nave da crociera al mondo. La sua costruzione iniziò nel 1831 nei cantieri di Castellammare di Stabia e si trattava di un grosso piroscafo a vapore mosso da due ruote in legno laterali (all’epoca non era stata ancora inventata l’elica che sarebbe arrivata dopo circa un decennio). Il piroscafo Francesco I, da nave passeggeri, diventò la prima nave di lusso da crociera per fini turistici. Fu la meraviglia della prima metà dell’ottocento, non solo per la sua bellezza e le tecniche innovative ma soprattutto per aver inventato un nuovo tipo di turismo, anche se destinato a pochi eletti, che è quello della crocieristica di lusso.
Ci fu una grande campagna pubblicitaria per diffondere la notizia e soprattutto fu annunciato il viaggio di inaugurazione in tutta l’Europa.
Dallo scrittore Francesco Li Volti apprendiamo che a salire a bordo della Francesco I oltre al Re Ferdinando II e la Regina, furono anche tredici inglesi, dodici francesi, tre russi, tre spagnoli, due prussiani, due bavaresi, due olandesi, un ungherese, uno svizzero, uno svedese, un greco. Da notare che i primi “turisti” stranieri provenivano da tutta Europa proprio per via degli ottimi rapporti che la casata dei Borbone intratteneva con gli altri Stati. Chissà che emozioni provavano e quanto doveva essere strano per tutti gli ospiti trovarsi lì, su una nave da crociera.” La crociera partì da Napoli il 16 aprile del 1833.
La nave approdò in diversi porti del Mediterraneo: Catania, Malta, Corfù, Atene…, fino ad arrivare a Istanbul, tornando a Napoli il 9 agosto 1833 dopo circa tre mesi di navigazione. Sempre Li Volti scrive “…tre mesi nei quali non ci fu spazio per la noia, viste le gite organizzate nelle prestigiose località scelte per ormeggiare momentaneamente la Francesco I, e le feste, i balli, e i giochi con i quali si intrattenevano gli illustri ospiti a bordo della nave, durante la traversata. Giunti a Costantinopoli, si dice che il sultano Mahmud II si affacciò dalle sue stanze e, osservando il piroscafo in lontananza con il binocolo, rimase estasiato dalla Francesco I.” Al suo ritorno a Napoli uno degli ospiti della nave, l’architetto francese Marchebeus, scrisse nel suo diario: “Riassumendo, la prima crociera turistica che sia stata fatta, data l’epoca in cui ebbe luogo, per le persone che vi presero parte, pel programma-itinerario, per gli svaghi brillanti che l’accompagnarono, malgrado qualche inconveniente, può benissimo far dire: non si fa meglio oggi“.
Il Francesco I° aveva una velocità eccezionale per le navi dell’epoca e poteva coprire la distanza tra Napoli e Palermo quasi nella stessa tempistica di oggi.
Il piroscafo Francesco I° è stato certamente un vanto per la Marineria ma non fu l’unico, infatti nei cantieri di Castellammare furono varati legni di grande tonnellaggio di raffinata e innovativa tecnica che collegavano Napoli e il suo Regno delle Due Sicilie con l’Europa, l’Asia e, soprattutto, con le Americhe E’ da evidenziare che la prima nave Italiana che entrò nel porto di New York fu la “Sicilia” nel 1854, dopo soli 26 giorni di navigazione.